di Enrico Ganz
In figura 1 è presentato un kit militare svizzero degli anni ’50 del XX secolo e, accanto, una semiautomatica SIG P m/49, per la quale esso era dedicato. Vi si notano in particolare un contenitore per il grasso fornito di coperchio con pennello interno e due scovolini smontabili rispettivamente con setole in rame e in resina.
Questi scovolini erano inseriti nella canna, per staccare dalle rigature le incrostazioni, poi era necessario completare la pulizia con straccetti imbevuti di diluente, quale l’acquaragia o prodotti più specifici. Arretrato il carrello, gli straccetti erano spinti con una bacchetta nel vivo di volata ed erano estratti dal vivo di culatta attraverso la finestrella di espulsione. Rimossi i residui di combustione, era opportuno ingrassare le parti in movimento, quali i binari del carrello e la molla di recupero inserita sulla canna.
Attualmente nulla è cambiato, a parte i prodotti disponibili. Il comune denominatore di questi prodotti è un acre odore, che ne rivela l’origine dal petrolio.
Mi sono chiesto allora se esistano prodotti alternativi con la caratteristica di essere inodori e possibilmente innocui e mi sono venuti in mente i diluenti inodori atossici per pittura ad olio, che da tempo hanno sostituito le tradizionali essenze di trementina, di lavanda e di petrolio.
La prova è stata positiva: al termine della pulizia con scovolini e straccetti imbevuti ho sempre potuto ottenere una canna “a specchio”.
Ma per la lubrificazione delle parti meccaniche quale soluzione “salubre” trovare?
Ho pensato all’olio di vaselina e alla vaselina bianca per uso sanitario: il primo ha proprietà lassative, il secondo ha proprietà protettive per la cute e per le mucose. Entrambi i prodotti sono del tutto inodori e sono ovviamente atossici. Oltre a questi aspetti, la vaselina bianca è risultata adeguata per una prolungata lubrificazione dei binari e dell’interfaccia tra canna e molla di recupero. L’olio di vaselina è molto meno viscoso e non consente quindi una lubrificazione duratura di queste parti; tuttavia, può trovare utilizzo quale lubrificante per la superficie interna della canna prima di una sessione di tiro. Un contagocce è quanto serve per versarvelo in appropriata quantità. Infine, l’olio tecnico per macchine da cucire, ancor meno viscoso, è interessante per lubrificare i perni nel meccanismo interno dell’arma.
In conclusione, un metodo salubre per la pulizia delle armi corte esiste davvero!