Percorro la strada provinciale 47 tra Caposile e Passarella. La strada è rettilinea, costeggiata da alberi (Fig. 1). Raggiungo un’auto bianca, che procede dietro un camion. Vedo l’opportunità di superare entrambi, la linea è tratteggiata, adeguatamente lontani i fari di un’auto, che si avvicina sulla corsia opposta. Attivo il segnalino e inizio il sorpasso, ma anche l’autovettura davanti ha la stessa mia idea e si sposta sulla corsia di sorpasso nel momento in cui le ruote anteriori della mia autovettura sono in linea con le sue ruote posteriori. Decelero rapidamente, evitando lo scontro lato contro lato, e riesco a malapena a suonare leggermente il clacson, avendo altri aspetti a cui fare attenzione. Il conducente dell’autovettura si accorge del problema e rientra in corsia. L’autovettura sulla corsia opposta è ormai troppo vicina, rientro anch’io in corsia.
Alcuni giorni dopo si è ripresentata la stessa configurazione: la mia autovettura raggiunge un’auto e un camion sullo stesso tratto stradale (Fig. 1).
Ho ricordato allora quanto accaduto e ho riflettuto sulle possibili conseguenze di uno scontro come quello evitato.
Quale sarebbe stata la dinamica?
Nella peggiore, ma non remota ipotesi, le ruote anteriori della mia autovettura sarebbero scivolate sull’asfalto da destra verso sinistra, come conseguenza dell’urto laterale prodotto dalla vettura antistante. La traiettoria della mia autovettura sarebbe bruscamente cambiata verso il filare di alberi che costeggiano il lato sinistro della strada. Considerando che la distanza tra il lato sinistro dell’autovettura e il ciglio stradale era approssimativamente di 1,5 metri e ipotizzando che l’urto contro le ruote anteriori avesse deviato la traiettoria della vettura di 15° rispetto all’asse della corsia, la nuova traiettoria dell’autovettura avrebbe puntato contro gli alberi lungo il ciglio stradale, che sarebbe stato raggiunto dopo aver percorso 5,8 metri. Alla velocità di 70 Km/h 5,8 metri sono percorsi in 0,3 secondi. Il tempo di reazione dovrebbe aggirarsi su un decimo di secondo; in questo intervallo di tempo sarebbero stati percorsi ulteriori 2,25 metri. Resterebbero 0,2 secondi, tempo insufficiente per arrestare la vettura prima di percorrere i residui 3,5 metri. In questo breve intervallo di tempo e di spazio l’unico modo per evitare l’impatto sarebbe stato un tentativo di rientrare nell’asse della corsia, dando un istintivo, leggero e rapido tocco di giro al volante verso destra, controllando l’eventuale slittamento verso l’esterno e l’eventuale contraccolpo per l’urto laterale contro il tronco di un albero. Per quanto abbia sempre trovato affascinante il controllo di un’auto in slittamento, non vorrei mai trovarmi in una manovra di questo tipo in questo contesto.
Per quale motivo ho riportato questa esperienza priva di alcuna conseguenza?
Semplicemente per far comprendere quanto importante sarebbe la presenza di guard rail interposti tra i filari di alberi e le corsie delle strade extraurbane. Sarebbe certo un costo imponente. Ma non sarebbe un costo imponente anche la costruzione del ponte sullo stretto di Messina?