di Enrico Ganz

 

Si potrà notare che in queste ultime ore molti quotidiani forniscono un aggiornamento sul caso “Camilla Canepa”, la diciottenne deceduta ai primi di giugno 2021 dopo la somministrazione di una dose di vaccino Astrazeneca. La perizia ha stabilito una correlazione causale tra il decesso e la somministrazione vaccinale. 

Meraviglia tuttavia la seguente osservazione: “In quella fase storica se ne parlava poco e non era di facile intuibilità una correlazione”. 

In realtà, già in data 15 marzo 2021, quindi quasi tre mesi prima di questo evento, avevo sottolineato nel mio blog la rischiosità di negare l’evidenza di tale correlazione. Attualmente è noto che una trombocitopenia trombotica o una trombosi intracranica si verificano nello 0,002% dei casi, in particolare nel genere femminile e sotto i 50 anni di età. 

Ricordiamo che nel difendere l’assoluta innocuità del vaccino Astrazeneca nel marzo 2021 avevano fornito pubblicamente la loro autorevolezza non solo il personaggio citato nel mio blog, ma persino il notiziario dell’ANAAO, sindacato del Dirigenti medici ospedalieri, che in un articolo (taccio qui il nome dell’autore) aveva paragonato la somministrazione di Astrazeneca alla somministrazione di una fiala di soluzione fisiologica, ovvero innocua acqua sterile. 

Questi personaggi hanno certo contribuito a sviare l’attenzione da un pericoloso effetto collaterale del vaccino nel pieno rispetto di indicazioni politiche. Per quale motivo si sono esposti a simili affermazioni? 

Certo è che il passo successivo fu di organizzare addirittura degli “Open Day” in alcune regioni italiane (tra le quali, sottolineo, non compare il Veneto) con appuntamenti per somministrazioni di Astrazeneca pensate per i più giovani. Così mi risulta per le informazioni pervenutemi in quel periodo tramite i notiziari di RAI 1. 

Una sorta di roulette russa pensata per i giovani. Sì, perchè, già allora la correlazione era più che intuibile.

Questo fatto ci porta a chiederci: “Che tipo di personaggio è un VAX?” 

Dobbiamo metterci d’accordo su una definizione. Proporrei di non definire “VAX” colui che intuisce le positive potenzialità di una vaccinazione di massa o che si prodiga per favorirla onestamente. Definirei piuttosto “VAX” colui che sostiene la vaccinazione di massa prima di avere chiarezza sul tipo e sull’incidenza degli effetti collaterali di un determinato prodotto vaccinale. VAX è colui che non esita a ricorrere a falsità, per sostenere la politica vaccinale. VAX è colui che per egoismo o per interesse economico vorrebbe estendere la vaccinazione alla fascia infantile, rischiando di vincolarla per il resto della vita a una vaccinazione annuale, qualora in futuro non si riuscisse a mettere a punto un vaccino in grado di fornire un’immunità permanente. VAX è la controparte estremistica del NO VAX. 

Considerando l’incredibile sequenza di falsità diffuse tramite i mezzi di informazione da parte dei VAX, sarebbe appropriata una vignetta satirica, che presenti un VAX e un NO VAX fianco a fianco. Il VAX è ben rappresentabile come un Pinocchio con il naso molto lungo, mentre addita il NO VAX nelle sembianze di un Pinocchio con il naso decisamente meno lungo. Ed esclama: “Guardate che naso lungo ha il NO VAX!”

Un’ultima annotazione. Camilla Canepa non è l’unica deceduta per complicanza dopo somministrazione di Astrazeneca. Per quale motivo i mezzi di informazione ci parlano di lei e non di altri? Forse perchè giovane, perchè appartenente al genere femminile, perchè “dolce” nell’immagine fotografica pubblicizzata? Provate a definire una risposta saggia. E’ sempre affascinante, per me, cercare una risposta alle domande, ma, trovando la risposta, non sempre si trova la felicità. Citando Qoelet, “molta sapienza, molta sofferenza”.