di Enrico Ganz

 

La questione è piuttosto interessante, ma mai l’avrei affrontata, se recentemente non fossi stato coinvolto in un caso di colecistite gangrenosa, complicato da sepsi, con esame colturale su bile positivo per Klebsiella pneumoniae ed Enterobacter Xiangfangensis. 

La Klebsiella è un batterio ben conosciuto in ambito ospedaliero; molto meno noto è l’Enterobacter xiangfangensis, che subito attrae l’attenzione per il nome di specie, nel quale il morfema “xiangfang-“ ci evoca un’ambientazione cinese. 

In effetti, il batterio – Gram negativo, anaerobio facoltativo, non sporigeno – è stato scoperto nel 2014 nel distretto di Xiangfang, territorio incluso nella regione cinese di Heilongjiang, isolandolo nella tradizionale pasta madre (ceppo 10-17T) (3). Il batterio è uno degli Enterobacter che colonizzano l’intestino umano e di conseguenza è uno dei batteri che potrebbero essere occasionalmente identificati nelle colture di bile prelevata dalla colecisti in presenza di litiasi (2). Al pari di altri Enterobacter, l’Enterobacter xiangfangensis può essere implicato in infezioni ospedaliere (8), può causare gravi sepsi, se immesso nel circolo sanguigno (8), e può presentare ceppi multiresistenti agli antibiotici (5,7). In uno studio condotto in Cina su sepsi da Enterobacter, l’Enterobacter xiangfangensis e un batterio al momento denominato “taxon 1” sono stati associati a un aumento dei decessi (20,7% vs 15,8%), a ricoveri più lunghi (mediana 31 giorni vs 19,5 giorni) e a maggiore resistenza ad aztreonam, cefepime, ceftriaxone, piperacillina-tazobactam e tobramicina (8). In Togo sono stati evidenziati ceppi resistenti anche ai carbapenemici (1). 

A questo punto, è mai possibile individuarne un pregio? 

Una risposta certa non è ancora possibile, ma sembra che questo batterio sia potenzialmente di un certo interesse industriale. Non tanto i ceppi che albergano nell’intestino o che ci preoccupano in ambito ospedaliero, ma uno specifico ceppo scoperto in una miniera di uranio del Sudafrica. Vi sono batteri che in ambienti ricchi di metalli pesanti e in presenza di un basso pH sono in grado di specializzarsi, per sopravvivere in queste condizioni avverse. Il ceppo Pb204 dell’Enterobacter xiangfangensis è portatore di una componente genetica che non solo lo rende resistente a rame, argento, arsenico e zinco, ma che gli consente anche di incorporare gli atomi di oro in nanoparticelle (biomineralizzazione). In generale, le nanoparticelle di sintesi batterica hanno il vantaggio di un basso costo di produzione e di un basso impatto sull’ambiente (6). Il ceppo Pb204 di Enterobacter xianfangensis potrebbe diventare quindi di un certo interesse nell’ambito delle nanotecnologie (4).   

Bibliografia 

1. Dossim S, Salou M, Tanga K e al. First report and characterization of carbapenem-resistant Enterobacteriacee isolated at University Hospital Sylvanus Olympio in Lome (Togo) April 2010 DOI:10.13140/RG.2.2.11189.93923. Conference: ECCMID 2018. 

2. Dyrhovden R, Øvrebø KK, Nordahl MV e al. Bacteria and fungi in acute colecystitis. A prospective study comparing next generation sequencing to culture. J Infect 2020; 80(1): 16-23. 

3. Gu CT, Li CY, Yang LJ, Huo GC. Enterobacter xiangfangensis sp. nov., isolated from Chinese traditional sourdough, reclassification of Enterobacter sacchari Zhu et al. 2013 as Kosakonia sacchari comb. nov. Int J Syst Evol Microbiol 2014; 64(Pt8): 2650-6. 

4. Ho NR, Kondiah K, De Maayer P. Complete genome sequence of Enterobacter xiangfangensis Pb204, a South African strain capable of synthesizing gold nanoparticles. Microbiol Resour Announc 2018; 7(22): e01406-18. 

5. Mezzatesta ML, Gona F, Stefani S. Enterobacter cloacae complex: clinical impact and emerging antibiotic resistance. Future Microbiol 2012; 7: 887-90.

6. Shedbalkar U, Singh R, Wadhwani S e al. Microbial synthesis of gold nanoparticles: current status future prospects. Adv Colloid Interface Sci 2014; 209: 40-8.

7. Wu W, Feng Y, Tang G e al. NDM metallo-β-lactamase and their bacterial producers in health care settings. Clin Microbiol Rev 2019; 32(2): e00115-18. 

8. Wu W, Wei L, Feng Y e al. Precise species identification by whole-genome sequencing of enterobacter bloodstream infection, China. Emerg Infect Dis 2021; 27(1): 161-9.