
Fig. 1 – Anatomia di una cartuccia 7,65 Browning. 1. Innesco 2. Fondello del bossolo 3. Orifizio interno del canale di vampa 4. Colletto del bossolo 5. Pavimento del bossolo 6. Camera del bossolo 7. Tasca dell’innesco 8. Fondello del bossolo 9. Capsula dell’innesco 10. Incudine dell’innesco 12. Piombo della palla 13. Rivestimento della palla 14. Base della palla 15. Corpo della palla 16. Solco di crimpatura 17. Ogiva
di Enrico Ganz
La cartuccia 7,65 Browning fu ideata da J. M. Browning negli ultimi anni del XIX secolo contestualmente alla progettazione di un’arma corta semiautomatica presso l’azienda belga FN Herstal. L’arma diverrà nota come “Browning modello 1900” o “FN M1900”. Agli inizi del XX secolo l’azienda Colt mise in commercio su licenza Browning una semiautomatica compatta, che incamerava la nuova cartuccia. Mentre nel continente americano il calibro fu definito .32 ACP (Automatic Colt Pistol) e successivamente fu noto anche con la denominazione “.32 Auto(matic)”, in Europa è tradizionalmente utilizzata la denominazione “7,65 Browning”.
Sia in Europa, sia negli USA furono prodotti numerosi modelli di arma corta semiautomatica in questo calibro, essendo stati apprezzati dagli acquirenti per le loro piccole dimensioni e per lo scarso rinculo. Un ulteriore motivo del successo fu la semplicità costruttiva: tipica al riguardo è la costruzione con chiusura dell’otturatore a massa battente. Nei primi decenni del XX secolo in Europa alcuni modelli trovarono il favore di Corpi di Polizia in alternativa a modelli in calibro 6,35. Furono utilizzati anche da ufficiali di Esercito in alternativa al calibro 9 Luger in funzione sussidiaria.
Attualmente questo calibro è raramente presente nei Centri di Tiro e il suo declino ha comportato un aumento del costo delle cartucce. Per ridurne i costi, ma anche per regolarne le caratteristiche in rapporto alle proprie esigenze nel tiro a segno, è possibile ricomporre le cartucce, riutilizzandone i bossoli e acquistando i restanti componenti: innesco, polvere e palla. E’ la cosiddetta “ricarica”.
La domanda posta nel titolo deriva da un curioso inconveniente verificatosi in corso di ricarica: inserendo una palla FMJ-RN Fiocchi per cartuccia 7,65 Browning in un bossolo 32 Auto dell’azienda brasiliana CBC, ho osservato lo sprofondamento della palla nel bossolo oltre il segno che indica il suo corretto affondamento. Questa caratteristica era condivisa anche dagli altri quarantanove bossoli 32 Auto del lotto CBC. Normalmente è invece necessaria l’azione della pressa per inserire le palle nel bossolo, essendovi un maggior diametro della palla rispetto alla cavità del bossolo. Ho tentato inutilmente di risolvere il problema ricalibrando più volte il bossolo CBC nell’apposita matrice Lee. Il bossolo appartiene dunque a un lotto difettoso o forse vi è differenza tra il calibro 7,65 Browning europeo (noto anche come 7,65×17 mm) e il calibro 32 Auto (noto anche come 32 ACP) americano?
Una risposta preliminare si trova cercando in Internet:
“Sebbene alcune delle misurazioni delle cartucce .32 Automatic come definito da SAAMI e 7,65 Browning come definito da CIP differiscano fino a 0,0063 pollici (0,16 mm), i nomi sono considerati sinonimi.” (Wikipedia inglese)
“32 ACP/7,65mm; il confronto è un po’ complicato perché i diametri delle canne variano molto. Nelle pistole europee, tende a essere intorno a .308″. Nelle pistole americane, più simile a .311″. Tuttavia, le canne variano da .3065″ a circa .315” (…) .312″ è il diametro comune dei proiettili .32 ACP negli Stati Uniti.” (Sito Quora)
“Non è difficile imbattersi in canne i cui diametri di foratura hanno variazioni di ben 0,15 mm, il che potrebbe causare problemi di precisione.” (GruRiFraSca)
Preso atto di queste osservazioni, ho cercato di chiarire meglio il fenomeno osservato e di comprendere se 7,65 Browning europeo sia davvero sinonimo di 32 Auto o 32 ACP.
In primo luogo, ho acquisito alcuni dati della CIP (Commissione Internazionale Permanente per la prova di armi da fuoco portatili) e li ho confrontati con i dati della statunitense SAAMI (Sporting Arm’s and Ammunition Manifacturer’s Institute).
CIP e SAAMI forniscono gli stessi valori per quanto concerne lunghezza massima della cartuccia (25,00 mm), lunghezza massima del bossolo (17,20 mm), diametro del colletto (8,52 mm), diametro del bossolo alla base (8,55 mm), diametro del fondello (9,10 mm), spessore del fondello (1,25 mm), diametro della palla al corpo (7,85 mm).
Mi sono quindi procurato bossoli in ottone e palle FMJ-RN di un’azienda europea e di un’azienda americana, per determinarne le misure (Nota 1). Le misurazioni sono state effettuate con un calibro Mauser, in passato prodotto da una delle più importanti aziende armiere e noto per la sua precisione.
Nella cartuccia europea e nella cartuccia americana ho riscontrato rispettivamente i seguenti valori:
lunghezza della cartuccia (24,80 mm vs 24,40 mm), lunghezza del bossolo (17, 10 mm vs 17,15 mm), diametro al colletto del bossolo (8,40 mm vs 8,27 mm), diametro al colletto della cartuccia (8,42 mm vs 8,29 mm) (Nota 2), diametro alla base (8,47 mm vs 8,35 mm), diametro del fondello (9,10 mm vs 9,10 mm), spessore del fondello (1,10 mm vs 1,10 mm), diametro della palla al corpo (7,84 mm vs 7,89 mm).
Inoltre, sono stati valutati i seguenti parametri: diametro della camera al colletto (7,80 mm vs 7,87 mm), spessore parete al colletto (0,30 mm vs 0,20 mm), spessore parete alla base (0.70 mm vs 0,70 mm), spessore del pavimento (0,85 mm vs 1,05 mm), spessore tra pavimento e base del fondello (3,85 mm vs 4,10 mm), altezza della camera interna ( 13,0 mm vs 13,0 mm), diametro della tasca per l’innesco (4,35 mm vs 4,35 mm), profondità della tasca per l’innesco (3,0 mm vs 3,0 mm), lunghezza del foro di vampa (0,85 mm vs 1,05 mm), diametro del foro di vampa (1,95 mm vs 1,70 mm), lunghezza della palla (11,60 mm vs 11,10 mm), lunghezza del corpo della palla (4,24 mm vs 3,70 mm).
Alcuni di questi dati si prestano per interessanti osservazioni.
In primo luogo, il confronto tra queste misure consente di osservare che i valori dimensionali CIP e SAAMI sono identici. Quindi, prima osservazione: le cartucce calibro 7,65 Browning e le cartucce calibro 32 Auto sono identiche nei parametri considerati fondamentali nel definire la morfologia della cartuccia, ma notiamo che possono differire per parametri accessori, che restano a discrezione delle aziende produttrici.
Seconda osservazione: il diametro al colletto nei due tipi di bossolo qui esaminati è inferiore al valore indicato nelle schede CIP e SAAMI (8,40 mm e 8,27 mm versus 8,52 mm).
Per quale motivo?
La differenza osservata è comprensibile: nelle tabelle CIP e SAAMI il diametro è calcolato a palla forzata nel bossolo, con l’effetto che il colletto vi aderisce strettamente, trattenendola. In assenza di palla, il diametro della camera al colletto deve avere un diametro leggermente più stretto del diametro della palla, per potervela inserire a tenuta con la pressa.
Terza osservazione: nel bossolo americano il diametro della camera al colletto è di 7,87 mm, mentre nel bossolo europeo il diametro è di 7,80 mm. Queste dimensioni spiegano l’incidente occorsomi: la palla da me utilizzata aveva un diametro di 7,84 – 7,85 mm al corpo, quindi non poteva che scivolare all’interno del bossolo americano 32 Auto, mentre questo non sarebbe accaduto (ed effettivamente non accade), inserendola nel bossolo europeo 7,65 Browning, che ha una camera con un diametro al colletto più corto del diametro della palla al corpo (7,80 mm vs 7,84 mm).
Questa osservazione indica collateralmente quanta importanza abbiano i centesimi di millimetro in questo ambito: sono sufficienti pochi centesimi di millimetro, per rendere il bossolo americano qui esaminato inadatto per le palle europee. Infatti sia la palla italiana GFL, sia la palla tedesca HN, hanno un diametro al corpo di 7,84 – 7,85 mm (0,309 pollici). Nel bossolo americano può essere invece adeguatamente inserita con la pressa una palla brasiliana CBC, che ha un diametro al corpo di 7,90 mm (0,311 pollici).
Quarta osservazione: il bossolo americano qui esaminato presenta a livello del colletto pareti più sottili (0,20 mm vs 0,30 mm) e diametro della camera più ampio (7,87 mm vs 7,80 mm). Per quale motivo? Prima ipotesi: la palla del bossolo americano ha un diametro di 7,89 mm, è quindi 4 – 5 centesimi di millimetro più larga della palla europea. Di conseguenza, è stato necessario assottigliare compensatoriamente le pareti del bossolo, al fine di potervi collocare la palla “maggiorata”. In realtà, si può obbiettare che l’assottigliamento delle pareti è anche maggiore dello stretto necessario per rientrare nei parametri SAAMI e CIP (diametro della cartuccia al colletto: 8,29 mm vs 8,52 mm dei criteri CIP e SAAMI). Quindi, questa ipotesi non e’ plausibile. Seconda ipotesi: e’ stato effettuato un ben preciso studio sul rapporto tra diametro del colletto e spessore parietale del colletto al fine di ottimizzare la tenuta della palla nel bossolo prima del crimpaggio. Terza ipotesi: considerando che anche la cartuccia europea qui considerata ha un diametro al colletto leggermente inferiore al valore CIP e SAAMI (8,44 mm vs 8,52 mm), la scelta di un diametro leggermente in difetto deriva dall’opportunità’ di tenere un margine di tolleranza, considerando che potrebbero verificarsi variazioni dimensionali della cartuccia in rapporto a variazioni della temperatura, oppure potrebbero esistere variazioni dimensionali delle camere di scoppio in cui sono destinate ad essere alloggiate. In sostanza, una misura troppo “giusta” potrebbe tradursi in un difettoso impegno della cartuccia nella camera di scoppio, in particolare se vi fossero residui di combustione, che ne riducono il lume.
Quinta osservazione: la palla FMJ-RN americana è quattro – cinque centesimi più larga al corpo delle palle FMJ-RN europee. Per quale motivo? Qui ci viene in aiuto quanto reperito in Internet, sopra citato: il calibro 7,65 Browning ha la particolarità di associarsi storicamente a variabilità nel diametro di foratura delle canne nell’ordine di ben un decimo di millimetro; inoltre, i diametri maggiori si trovano nelle canne di fattura americana (“il calibro europeo tende a essere intorno a .308″. Nelle pistole americane, più simile a .311”). Per esempio, se nell’europea Walther PPK 7,65 misuriamo il diametro tra solchi opposti della canna, troviamo un valore di 7,80 mm (0,307 pollici). Per questo valore è adatta una palla europea da 7,85 mm (0,309 pollici), mentre una palla brasiliana CBC da 7,90 mm (0,311 pollici) appare sovradimensionata. In realtà, può ben essere utilizzata anche la palla CBC; anzi, in teoria, essa potrebbe assicurare una maggiore precisione, ingranandosi con maggior forza nelle rigature, ma il conseguente maggior attrito determinerebbe certamente anche una più rapida usura della canna. I cinque centesimi di differenza tra il diametro della canna Walther e il diametro della palla italiana FMJ-RN GFL sono più che sufficienti per un ottimale impegno della palla da 7,85 mm nelle rigature e alla prova dei fatti le prestazioni delle palle GFL sono effettivamente ottime. Le palle con diametro > 7,85 mm sono certamente più indicate per le canne di fattura americana, poichè nell’ambito del calibro qui discusso presentano tipicamente una foratura attorno a 7,90 mm o addirittura superiore, se stiamo alle fonti reperite in Internet.
Mi avvio alla conclusione: un piccolo inconveniente di ricarica ha consentito di chiarire alcuni aspetti di questo “strano” calibro di origine europea; “strano”, perchè, pur essendovi tabelle che standardizzano le misure della cartuccia, nel percorso storico le armi di fattura americana si sono diffuse prevalentemente in una variante del calibro, caratterizzata da una foratura delle canne più ampia rispetto alla maggior parte delle canne europee. Di conseguenza, anche le corrispondenti palle sono sovradimensionate, raggiungendo i 7,90 mm di diametro al corpo versus i 7,85 mm delle palle europee. Nel caso di forature particolarmente ampie è consigliato il confezionamento di palle ad hoc, fondendo il piombo in appositi stampi, per ottimizzare la precisione, che altrimenti sarebbe piuttosto precaria, non ottenendosi un’adeguata pressione della palla contro la rigatura in corso di eiezione; elemento che è fondamentale per imprimere lo spin stabilizzatore alla palla.
In conclusione, si è spiegato per quale motivo nella mia esperienza l’inserimento di una palla europea, avente tipicamente un diametro di 7,85 mm, è scomparsa nel corpo di un bossolo americano. E si sono spiegati altri piccoli particolari del calibro 7,65 Browning.
Ultimo dubbio: perché il calibro 7,65 Browning non è definito 7,80 Browning, se è vero che tipicamente nella foratura della canna la distanza tra i solchi opposti della rigatura è regolata a 7,80 mm?
Il motivo è che in passato il valore numerico del calibro è’ stato definito dal diametro del lume della canna prima di praticarvi la rigatura o comunque dalla distanza misurata tra creste opposte a rigatura fatta; e tale diametro è di 7,65 mm. La risposta è rinvenibile in Internet, ma anche in questo caso ho preferito trovare conferma sperimentale. E il buon Mauser ha confermato su una canna francese in calibro 7,65 Browning di elevata fattura.
Nota 1 – L’articolo è stato inizialmente pubblicato riportando i dati ottenuti su bossoli di cartucce utilizzate. Vi era quindi la possibilità di inserire nelle misure le modifiche che i bossoli subiscono, in primis una loro dilatazione. Due giorni dopo ho ricontrollato i dati e apportato alcune modifiche, ottenendo le misurazioni da bossoli di cartucce nuove, smontate con martello cinetico.
Nota 2 – nel valore può incidere anche la crimpatura, in aggiunta al valore dimensionale della palla e dello spessore parietale.
Questo studio è stato realizzato senza finalità di lucro e in assenza di alcun interesse commerciale con le aziende citate o con altri soggetti.