di Enrico Ganz

Era tempo che avrei voluto dedicare un breve scritto al fantastico mondo raccontato dal quotidiano Il Gazzettino nell’ambito della sanità veneziana. Me ne dà l’occasione in un momento di relax la lettura dell’articolo “Il chirurgo Recordare lascia l’Angelo. Da settembre primario a Cittadella”, inviatomi da un collega su WhatsApp. L’articolo risale al 3 agosto 2024 (pagina 9 del quotidiano), ma non è rinvenibile sul web, fortunatamente. Non posso neppure riportarlo qui, essendo scritto: Riproduzione vietata. Meglio così…

Tralascio le perplessità sul termine “primario”, considerando che ormai da quasi vent’anni questo termine è stato sostituito dal termine “direttore”. In questo contesto l’inappropriatezza del termine è una quisquilia, considerando che l’articolo è per la maggior parte una lunga serie di fantasiose affermazioni, abbellite da una foto che non è neppure del chirurgo citato, ma di un chirurgo in pensione. Posso fare questa valutazione in quanto non semplicemente informato dei fatti, ma testimone.

Questo fantastico articolo, scritto da un altrettanto fantastico giornalista, che si firma modestamente in minuscolo “m.dia.” me ne ricorda un altro, risalente all’incirca al lontano 2006: vi si annunciava l’arrivo del professor Ancona all’ospedale di Mestre in qualità di “Primario di Chirurgia generale”. L’articolo era corredato dalla foto del prof. Ancona, mentre in realtà ci si preparava ad attribuire l’incarico al dott. Merenda…

Cose che capitano, si potrebbe dire, non sempre si può essere precisi nelle informazioni. Ma nel caso de Il Gazzettino tutte le notizie relative alla Sanità locale, nell’ambito delle quali ho avuto occasione di essere a conoscenza dei fatti negli ultimi vent’anni, sembrano aver originato da sogni; i quali hanno pur sempre un fondamento di realtà, ma non sono utili per comprendere la realtà nei corretti contorni.

Un verso dell’Eneide suona così:

Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”.

Alla luce dell’esperienza acquisita, è ben certo per me che, per seguir conoscenza nell’ambito delle notizie relative alla sanità veneziana, è meglio ignorare gli articoli de Il Gazzettino.

Su altre tematiche non posso pronunciarmi. Un altro verso, questo del Qoelet, dice: Molta sapienza, molto affanno”. Quindi, meglio che non indaghi, per non rischiare di soffrire…