Il Padre Nostro

Immagini nella luce di una preghiera

“Ma liberaci dal male”

 

La parabola dei vignaioli omicidi

Olio su tela – 120,00 cm x 160,00 cm

  

Il male è anche la violenza dei prepotenti, che può indurre in tentazione, invitando l’uomo a reagire con la violenza immediata, mentre solo un comportamento mite e paziente, aperto al perdono, può suscitare pentimento e conversione. Nella parabola dei vignaioli omicidi Gesù contrappone dunque a questo male l’esemplare comportamento del padrone della vigna, paziente e mite nell’attendere che i malfattori si ravvedano.

Il finale della parabola fu affidata da Gesù ai suoi ascoltatori: “Quando dunque verrà il padrone della vigna, che farà a quei vignaioli (che perseverarono nella loro azione malvagia)?” Essi la conclusero: “Il padrone farà morire quei malvagi!”. Gesù approvò la risposta, poiché non la contraddisse.

Il padrone della vigna è figura allegorica di Dio. Nella parabola Gesù si identifica con il figlio del padrone/Dio, che chiede giustizia senza usare violenza, mentre nei servi vede allegoricamente i profeti che l’hanno preceduto. Egli non ritiene che la sua missione sia di difendere la vigna con la spada e rimette a Dio il compito di fare giustizia nei modi e nei tempi che riterrà opportuni.

Tuttavia, giustificando l’azione violenta del padrone, che fuor di allegoria nella parabola è comunque un uomo, Gesù giustifica anche l’azione di ogni uomo che decida di agire con il criterio di giustizia del padrone: paziente e mite nell’attendere che i malfattori si ravvedano, ma infine autorizzato a opporsi con la violenza fisica alla perseverante malvagità. Il Male non deve dilagare nel mondo e richiede fermezza nel contrastarne il dispiegarsi.

 

“Liberaci dal male” significa anche chiedere a Dio di essere buon consigliere nelle più difficili situazioni della storia e dell’esistenza personale, per non precipitare nelle spire dell’odio.

 

Composizione del dipinto “Parabola dei vignaioli omicidi”

E’ rappresentata la scena della parabola in cui il padrone della vigna punisce i malvagi vignaioli. Infatti essi si sono impossessati della vigna e hanno ucciso suo figlio e i suoi servi senza mai provare pentimento. I malvagi impenitenti sono consegnati alla Morte (la figura scheletrica con la falce). Dio appare turbato nella sua manifestazione amorevole (il giallo che si frammenta), essendo stato respinto dai vignaioli. La loro anima è votata all’inferno (il cratere nero), uno stato dell’essere nell’eternità in cui la malevolenza impotente sarà il loro stesso tormento (le fiamme perse nel vuoto).

 

Fonti evangeliche del dipinto “Parabola dei vignaioli omicidi”

Matteo, 21, 33 – 45

[33]Ascoltate un’altra parabola: C’era un padrone che piantò una vigna e la circondò con una siepe, vi scavò un frantoio, vi costruì una torre, poi l’affidò a dei vignaioli e se ne andò. [34]Quando fu il tempo dei frutti, mandò i suoi servi da quei vignaioli a ritirare il raccolto. [35]Ma quei vignaioli presero i servi e uno lo bastonarono, l’altro lo uccisero, l’altro lo lapidarono. [36]Di nuovo mandò altri servi più numerosi dei primi, ma quelli si comportarono nello stesso modo. [37]Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: Avranno rispetto di mio figlio! [38]Ma quei vignaioli, visto il figlio, dissero tra sé: Costui è l’erede; venite, uccidiamolo, e avremo noi l’eredità. [39]E, presolo, lo cacciarono fuori della vigna e l’uccisero. [40]Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli?». [41]Gli rispondono: «Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo». [42]E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:

“La pietra che i costruttori hanno scartataè diventata testata d’angolo;dal Signore è stato fatto questoed è mirabile agli occhi nostri?”

[43]Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare. [44]Chi cadrà sopra questa pietra sarà sfracellato; e qualora essa cada su qualcuno, lo stritolerà».

[45]Udite queste parabole, i sommi sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro e cercavano di catturarlo; ma avevano paura della folla che lo considerava un profeta.