LA GASTRECTOMIA - CAPITOLO 10.2

COMPLICANZE: RACCOLTE  INTRADDOMINALI SENZA FISTOLA

Le raccolte intraddominali senza fistola sono localizzate più frequentemente in loggia splenica. Sono riscontrate ecograficamente o tomograficamente in corso di accertamenti diagnostici effettuati per la comparsa di rilievi quali un’iperpiressia con picchi termici pomeridiani (“febbre intermittente”), un addensamento e/o un versamento basale nelle immagini radiologiche del torace, un colore torbido o ematico del secreto raccolto nelle sacche connesse ai drenaggi.

Nonostante che le raccolte siano usualmente situate in aree non adeguatamente drenate, il colore del secreto raccolto da un drenaggio chirurgico, pescante in prossimità della raccolta, può orientare all’eziopatogenesi e al liquido biologico di cui esse sono principalmente composte: un pregresso sanguinamento, se molto scuro; una contaminazione batterica di normale secreto peritoneale, se citrino opalescente; una lesione di dotti linfatici maggiori, se biancastro; una trasudazione di secreto pancreatico, una lesione pancreatica o una pancreatite, se grigiastro con tonalità più o meno scura. L’origine pancreatica è indagata con il dosaggio delle lipasi in un campione del secreto. Un eventuale dubbio su un’origine linfatica della raccolta potrà essere chiarito con il dosaggio dei trigliceridi (si veda il capitolo 10.3).

Il drenaggio è indicato nei casi in cui vi sia probabilità di nesso causale tra la raccolta e una febbre intermittente o comunque uno stato settico, segnalato da elementi quali leucocitosi o leucopenia, elevazione della procalcitonina e della proteina C reattiva sierica, piastrinopenia, ipotensione arteriosa, alterazioni dello stato di coscienza. Esso consiste nell’introduzione di due pigtail di grosso calibro per via percutanea con guida ecografica e con tecnica di Seldinger. I drenaggi e la raccolta saranno successivamente ricontrollati ecograficamente a intervalli di tempo definiti in rapporto al decorso clinico. L’antibioticoterapia è dapprima ad ampio spettro e successivamente è mirata sui ceppi batterici eventualmente isolati nelle colture del secreto.

L’accesso percutaneo è controindicato se tra la raccolta e la parete addominale sono interposte anse intestinali o se la raccolta è plurisaccata. In questo caso deve essere valutata l’opportunità di una rilaparotomia. Sono eseguiti lavaggi del cavo peritoneale con soluzione fisiologica tiepida ed è verificata l’assenza di fistole e di fonti di sanguinamento; infine, sono posizionati due o più drenaggi laminari.